Come promesso, oggi vi riporto un resoconto di quello che è stato il mio intervento al Be-Wizard! 2012 nella sessione Advanced della seconda giornata: “Black Hat Vs. White Hat Facebook, quali possibilità?”. Il titolo parla da se, durante la presentazione, infatti, sono stati illustrati i metodi White&Black con cui è possibile promuovere su Facebook un determinato prodotto o servizio.
L’intervento è partito illustrando le tecniche di tipo White, le quali hanno gettato le basi teoriche generiche che sarebbero poi servite successivamente. Per tale motivo reputo questa parte più noiosa, ma fondamentale. Si è passati dal mostrare quali sono i picchi di attenzione all’interno di Facebook allo studio del luogo in cui posizionare il bottone “Like” all’interno di un portale al fine di aumentare il tasso di conversione, fino ad arrivare al grandissimo vantaggio che offre la funzione “Facebook Login” durante una fase di registrazione.
Buttate le prime basi si è poi invece passati alla parte dedicata alle tecniche Black Hat, puramente pratica, in cui si è visto quali possono essere i software automatici in grado di diffondere un contenuto ad alte velocità, come effettuare data mining e come eludere il sistema antispam di Facebook con qualche semplice trucco.
Ciò che ho voluto portare fin da subito all’attenzione degli ospiti è la pericolosità di utilizzare tecniche di questo tipo, poichè si rischia di andare ad annullare tutto il lavoro, svolto seguendo il regolamento, effettuato fino a quel punto. A tale dimostrazione ho mostrato una denuncia sporta ai Carabinieri da una signora (pardon, ragazza – Qui per capire il motivo -) che aveva denunciato un’altra persona per averli sottratto una pagina su Facebook con cui poi avrebbe effettuato dello spamming.
Si è trattato sicuramente di un convegno incredibile, pieno di ospiti eccezionali e che difficilmente è possibile incontrare dal vivo. Spero di poter invece condividere presto il video dell’intervento registrato direttamente dallo staff del Be-Wizard.
